
Il committente ha richiesto un progetto che favorisse la coesistenza di spazi abitativi condivisi e individuali per fornire l’opportunità di vivere in modo indipendente all’interno di una comunità di amici e delle loro famiglie. In risposta a questo mandato, è stata proposta la ristrutturazione di uno degli edifici del XIX secolo, un tempo un torchio, e la progettazione di una nuova casa.
Il progetto segue le caratteristiche prevalenti di questo sito rurale, dove volumi singoli raggruppati in conglomerati forniscono spazio e riparo per le attività quotidiane. Con l’aggiunta di un edificio che riprende la forma di un fienile, un’ulteriore elemento è stato aggiunto al gioco di volumi tra gli alberi. Il giardino rimane il fulcro dell’identità, dove il Pressoir (torchio) risanato e la nuova Grange (fienile) creano una corte interna senza “interrompere” il paesaggio circostante. La planimetria di ogni casa è strutturata intorno a un locale di dimensioni generose che funge da fulcro sociale per le persone che vivono in entrambe le case. Così, i due edifici possono essere abitati come un unico luogo comune. Allo stesso modo, ogni casa può essere occupata singolarmente, poiché sia Grange che Pressoir sono adatte ad essere sia ambienti di lavoro che di abitazione, grazie ad una concezione degli spazi che si sviluppa fra passaggi intermedi, porte, tende e pannelli scorrevoli che gestiscono gradualmente la sfera pubblica e quella privata.

Pianterreno del Pressoir risanato (a sinistra) e della nuova Grange (a destra).

I due edifici si orientano verso il paesaggio lemanico, aprendosi alla vista sui vigneti e sul frutteto circostante.

Attraverso la scelta dei materiali, la casa risanata mantiene il suo retaggio costruttivo.
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Superficie solare attiva | 227 m² | – |
Rapporto superficie solare attiva | >75% | – |
Potenza nominale | 21.9 kWp | – |
Tipo di applicazione | Tegole solari | – |
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Stoccaggio | – | – |

L’edificio Pressoir (torchio) è stato completamente rinnovato mantenendo la sua struttura originale, le pareti e la carpenteria.
L’edificio, il tetto, la facciata come pure la tecnologia, si fondono in un distintivo involucro architettonico solare multifunzionale. Sull’esoscheletro di supporto, che rimane chiaramente visibile e definisce la forma della casa, ci sono 890 moduli in tre diverse lunghezze, con un massimo di sei celle fotovoltaiche monocristalline all’interno di supporti composti da due lastre di vetro, fissati a una struttura metallica secondaria con una semplice struttura di ancoraggio. I moduli fotovoltaici sono affiancati da 311 moduli dummy in modo da creare un aspetto uniforme fra le superfici dell’esoscheletro. Per una migliore resa energetica, i moduli sulle superfici del tetto rivolte a sud-ovest e nord-est sono stati orientati verso sud, creando un tetto solare con una potenza di 21,9 kWp.
