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La realizzazione di un impianto fotovoltaico è un primo passo verso l’abbandono dei combustibili fossili...
Raggruppamento ai fini del Consumo Proprio (RCP) – di cosa si tratta?

22 aprile 2024

L’associazione per l’autoconsumo Zimel (ZEV Zimel) è in cantiere sul terreno edificabile della società Unterägeri dalla primavera del 2020. Il sito comprende attualmente 12 edifici con 101 appartamenti. Attualmente sono in costruzione altri cinque condomini per un totale di 48 appartamenti. L’approvvigionamento energetico del sito è il più possibile locale. Fonte: © smart-me.

La realizzazione di un impianto fotovoltaico è un primo passo verso l’abbandono dei combustibili fossili. Per sfruttare appieno i benefici dell’energia fotovoltaica diventa però sostanziale massimizzare l’efficienza dell’impianto attraverso un consumo razionale e una strategia di raggruppamento delle utenze ai fini del consumo proprio.

 

Definizione:
Per «consumo proprio» si intende il consumo diretto di energia elettrica sul luogo di produzione, contemporaneamente alla produzione, oppure il contemporaneo accumulo e successivo consumo sul luogo di produzione.

 

Obiettivo di un RCP (raggruppamento ai fini del consumo proprio) è quello di ridurre il quantitativo di energia elettrica acquistata dalla rete e di ottimizzare/massimizzare l’utilizzo in loco di energia elettrica fotovoltaica (autoconsumo).

 

Lo sfasamento tra la produzione di energia fotovoltaica e il fabbisogno delle utenze porta a tassi relativamente modesti di autoconsumo, a meno che non siano disponibili localmente costose soluzioni di accumulo. Un’alternativa alle batterie è l’aggregazione della domanda di diversi prosumer (consumatori), in quanto il diagramma di carico collettivo può adattarsi meglio alla disponibilità di energia fotovoltaica.

Diagramma giornaliero schematico per la produzione e il consumo con un impianto fotovoltaico. © Basler & Hofmann AG.

Generalmente ad ogni utente viene assegnato un proprio contatore e abbonamento per la fornitura di energia elettrica. A seguito della creazione di un RCP viene invece installato un contatore generale per l’intera comunità energetica. L’azienda elettrica gestirà solo questo contatore, mentre il proprietario dell’impianto si occuperà della lettura e della fatturazione dei singoli contatori privati degli utenti.

 

I costi per gli utenti sono solitamente inferiori rispetto alla tariffa media dell’azienda elettrica in quanto i costi amministrativi sono inferiori. Viene stipulato un unico abbonamento con l’azienda elettrica concernente il contatore generale assegnato al RCP. Inoltre il costo dell’elettricità fornita non può in nessun caso superare quello del prodotto equivalente fornito dall’azienda elettrica locale.

 

Considerando che le aziende elettriche locali sono si tenute ad acquistare e rimunerare l’elettricità prodotta in eccedenza, ma che le tariffe di rimunerazione sono generalmente molto inferiori rispetto al costo dell’elettricità che fornisce l’azienda stessa, maggiore sarà la quota parte di energia autoprodotta che un RCP riesce a consumare in loco, minore sarà il fabbisogno di energia elettrica da acquistare dalla rete.

 

In sostanza, un raggruppamento ai fini del consumo proprio è vantaggioso sia per il cliente, che paga meno la corrente elettrica, sia per il proprietario dell’impianto, che vende l’energia prodotta dal suo impianto ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto da parte dell’azienda elettrica. Ricordiamo che la rimunerazione dell’energia e dei certificati è definita annualmente dalle aziende elettriche cantonali in considerazione dell’evoluzione dell’indice della borsa elettrica svizzera Swissix e dei prezzi delle Garanzie di origine (GO).

 

Prendendo l’esempio ticinese, ad eccezione del record di 22 cts/kWh visto nel 2022 a causa della forte instabilità del mercato energetico dovuta alla guerra in Ucraina e ai relativi problemi di fornitura di gas, queste tariffe si assestano più realisticamente sotto ai 10 cts/kWh (8.5 cts/kWh nel 2023).

 

Ergo: si tratta di un’operazione che è finanziariamente interessante sia per le proprietà per piani che per gli edifici a reddito.

 

Per maggiori informazioni segnaliamo il documento “Guida pratica per il consumo proprio” elaborato su incarico di SvizzeraEnergia da Swissolar, Associazione Svizzera Proprietari Fondiari (APF Svizzera), Associazione Svizzera Inquilini (ASI) con coinvolgimento dell’Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES).

Dal 2018 la Legge federale sull’energia consente la costituzione di RCP, permettendo di fatto a più utenti di condividere l’energia prodotta da uno o più impianti fotovoltaici. Fonte: © Solarspar.

Un esempio: Lugaggia Innovation Community (LIC)

 

In Ticino, il progetto “Lugaggia Innovation Community” ha avuto grande risalto e sta dando origine a ulteriori iniziative simili.
Il progetto pilota ha raggruppato 18 proprietari di case unifamiliari, di cui sei con impianti fotovoltaici (per un totale di 72 kWp), formando un RCP comprendente anche la produzione fotovoltaica scaturita dell’impianto presso la vicina scuola dell’infanzia (30 kWp). È stata inoltre integrata una batteria di quartiere (60 kWh) e un meccanismo di controllo basato su blockchain.

 

Grazie alla batteria e alla gestione del carico, l’autoconsumo è aumentato significativamente, raggiungendo una quota del 94%. Ciò alleggerisce la rete di distribuzione locale e rende più redditizio l’utilizzo dell’energia solare autoprodotta per gli utenti del RCP. Le utenze domestiche RCP ricevono l’energia a un costo medio inferiore a 16 centesimi per kWh rispetto a quelle non facenti parte del RCP. I proprietari degli impianti fotovoltaici all’interno del RCP possono inoltre vendere la loro energia a prezzi migliori rispetto alle tariffe di remunerazione generalmente applicate all’azienda elettrica locale.

 

Il progetto ha ricevuto il sostegno dell’Ufficio federale dell’energia dal 2019 al 2021 e ha vinto il Watt d’Or nel 2023.

IL RCP di Lugaggia riunisce sei impianti fotovoltaici (identificati con un sole). Sull’area della scuola dell’infanzia (in alto) è installata anche una batteria di accumulo. Fonte: SUPSI.

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