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Obbligo di ritiro e rimunerazioni minime

5 maggio 2025

Un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili.

Nella sua seduta del 19 febbraio 2025 il Consiglio federale ha adottato il secondo pacchetto di ordinanze concernente l’attuazione della legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Le nuove disposizioni riguardanti, tra le altre cose, le comunità locali di energia elettrica e le rimunerazioni minime entreranno in vigore il 1° gennaio 2026.

 

Obbligo di ritiro e di rimunerazione e rimunerazioni minime

 

I gestori delle reti di distribuzione sono tenuti a ritirare e rimunerare in modo adeguato l’energia elettrica prodotta in impianti e immessa in rete. Se i gestori degli impianti e delle reti non riescono ad accordarsi sull’importo della rimunerazione, quest’ultimo sarà ora basato sul prezzo di mercato medio trimestrale. In tal modo i produttori saranno tutelati da fluttuazioni temporanee del prezzo di mercato. Per tutelare ulteriormente i produttori da prezzi di mercato medi estremamente bassi, sono ora previste rimunerazioni minime per gli impianti con una potenza fino a 150 kWp. L’intento è quello di garantire un ammortamento degli impianti di riferimento nel corso della loro durata di vita, anche in caso di prezzi di mercato trimestrali durevolmente molto bassi.

 

  • Per i piccoli impianti solari con una potenza inferiore a 30 kWp, la rimunerazione unica ammonta a 6 cts/kWh (a fronte di 4.6 cts/kWh nel progetto posto in consultazione).
  • Per gli impianti con potenza tra i 30 e i 150 kW con consumo proprio, per i primi 30 kWp ammonta sempre a 6 cts/kW, mentre per la quota di potenza al di sopra dei 30 kWp ammonta a 0 cts/kWh (a fronte di 0 cts/kWh per la potenza totale nel progetto posto in consultazione).
  • Per gli impianti a partire da 30 kW senza consumo proprio, la rimunerazione minima ammonta a 6.2 cts/kWh (a fronte di 6.7 cts/kWh nel progetto posto in consultazione).
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